Il colesterolo
-con i
trigliceridi insieme ai fosfolipidi sono i grassi
contenuti nel nostro organismo-, ha la fama di essere uno dei grandi
nemici della nostra salute, non è del tutto vero, infatti tutte le nostre cellule sono
fatte anche di colesterolo e il nostro cervello ne contiene quantità
elevatissime senza le quali non potrebbe funzionare e la maggior parte dei
nostri ormoni è prodotta nell'organismo a partire dal colesterolo, il colesterolo
HDL (detto “buono”) si occupa di mantenere libere
le arterie e impedire i processi di arteriosclerosi, sembra inoltre abbia la
possibilità di controllare lo sviluppo di malattie degenerative, viene
in parte prodotto in particolare dal fegato, e in parte viene introdotto con
gli alimenti di derivazione animale.
Molti
studi indicano che adeguati interventi terapeutici, consentono di diminuire le
complicazioni dovute a un elevato livello di colesterolo, è oltremodo documentato che dopo
i 65 anni non ha più alcuna utilità ridurne i valori, e una persona che si nutre bene e ha il
colesterolo HDL elevato e lo abbassa troppo, rischia il problema opposto,
quello della tendenza alle emorragie anziché della tendenza a fare
trombi.
Stabilita l'efficacia di una dieta
bilanciata per abbassare i livelli di colesterolo, bisogna riuscire a
integrarla nelle abitudini alimentari di ciascuno, fondamentale è,
infatti, imparare a cucinare in modo fantasioso per non viverla come una
costrizione e un sacrificio. In
primo luogo è importante il metodo di cottura: sono da evitare quelli,
come la frittura o la rosolatura, che richiedono oli o grassi, soprattutto quelli di
origine animale (burro, strutto, lardo). Preferibili quindi la cottura al
vapore, al forno, al microonde, allo spiedo, alla piastra e ai ferri e,
ovviamente, la bollitura. Di grande aiuto sono le padelle e le piastre con il
fondo antiaderente, che rendono del tutto superflua l'aggiunta di oli e grassi.
I valori che possono interessare non
sono tanto quelli del colesterolo totale o del LDL ( quello
“cattivo”) quanto quelli relativi alla proporzione nel sangue di
colesterolo totale e colesterolo HDL, per conoscere il rapporto basta dividere
il colesterolo totale per il valore del colesterolo HDL, questo per non
rappresentare un fattore di rischio cardiovascolare e di
eventuali patologie concomitanti dovrebbe essere compreso tra 4 e 5.
Un altro
"trucco" consiste nell'imparare a insaporire le pietanze senza
utilizzare il sale, per evitare di alzare la pressione, eliminando così
un fattore di rischio concomitante per le patologie cardiovascolari, l'aggiunta di spezie ed erbe aromatiche
permette di farne a meno.
Gli alimenti
consigliati (vedi tabella) sono:
le carni bianche, coniglio, agnello e il cavallo avendo cura di scartare la
parte più grassa, e la pelle nel caso del pollame, prosciutto crudo e
bresaola possono essere consumati non più di due volte alla settimana e,
2 uova intere alla settimana. Il pesce è un alimento valido, vanno
eliminate le sardine, capitoni, sgombri, crostacei e molluschi. Il pane
può essere assunto tranquillamente tranne quello condito, (il
“pane all’olio”) così come pasta, riso, (per il basso
contenuto di sodio e l’elevato contenuto di potassio, utile per la
regolazione della pressione arteriosa) patate, tutte le verdure e la frutta,
tranne quella ad alto dosaggio di fruttosio come uva e banane, lo zucchero infatti
non deve superare il 20 gr. al giorno, e può essere sostituito dalla
marmellata o dal miele in dosi non superiori a 30 gr.
Sono
sconsigliati il latte intero, i formaggi grassi, le carni grasse come
l’oca e l’anatra, le frattaglie, tutti gli insaccati e sono da
evitare il burro, la pancetta i dolci e in genere i prodotti da pasticceria,
cioccolato e gelati.