Il termine
deriva dal latino “offa”, che presso gli antichi Romani era una focaccia di
farro con altri ingredienti, usata anche dagli àuguri
come nutrimento dei polli sacri. Il
diminutivo “offella” indicava, secondo una ricetta
del ‘400, una piccola pasta dolce, confezionata con sfoglia di farina e un
impasto di chiara d’uovo, uva passa, cannella, zenzero, zafferano, e cotta al
forno. Oggi nell’Italia centro-settentrionale, dove l’offella
è maggiormente diffusa, la sua composizione e confezione variano da luogo a
luogo. In Lombardia chi le prepara in genere è il pasticcere, come nel padovano
o nel senese, mentre nel Friuli le offelle sono ravioli
salati, farciti con carne, salsiccia e spinaci.
Ossa dei morti o Pane dei morti
I defunti sono commemorati nella Sicilia orientale con la distribuzione ai
bambini di regali e la preparazione di appositi dolcetti di pasta al garofano.
Con lo stesso impasto (farina, zucchero, chiodi di garofano e acqua) si fanno
nel resto dell'isola i mostaccioli, del tutto diversi dai mostaccioli
tradizionali del Sud, a base di miele e vino cotto.