Cartellate

Ritenute il più tipico dolce natalizio pugliese.
Le Cartellate, citate come “Nuvole et procassa” in un resoconto del 1517, stilato in occasione del banchetto nuziale di Bona Sforza, figlia d’Isabella d’Aragona, avrebbero preso il loro nome da “carta” o “cartoccio”, per la consistenza croccante della sfoglia.

 

                                                                

                                                              Cassata

Il vocabolo “Cassata” secondo alcuni deriverebbe dall'arabo "qas'at" (scodella grande e profonda).

Creata dagli arabi, (Le ricette sono più di una) era una preparazione legata alla disponibilità di materia prima freschissima, dunque alla primavera. L'arte di fare il dolce si trasferì nei conventi dove fu portata avanti con entusiasmo dalle suore (famose quelle di Valverde a Palermo), diventando in Sicilia il dolce pasquale d'eccellenza.

Un curioso aneddoto legato alla Cassata rimanda al documento del Sinodo diocesano di Mazzara del Vallo, che nel 1575 ne proibì la preparazione nei monasteri durante la settimana santa, per non distrarre le monache benedettine dalle pratiche religiose.

  Cassoeula? o Cassola?

 

Attorno al  piatto invernale a base di carne di suino e verze più famoso della lombardia, che solitamente si prepara all’inizio di Novembre alla commemorazione dei defunti,  o il 17 Gennaio per Sant’Antonio Abate che segnava la fine della macellazione dei maiali, gira più di una leggenda.

Una vuole che durante la dominazione spagnola la fidanzata cuoca, di un ufficiale spagnolo,  in servizio da una delle famiglie più nobili del luogo un giorno trovò in dispensa pochi elementi e pensò di preparare questa piatto che riscosse molto successo.

Un’altra la fa risalire al periodo barocco, da una ricetta che prevedeva diversi tipi di carne insieme alle verze, poi semplificata con la versione popolana che utilizzava solo carne di maiale.

Quella più verosimile è quella che le famiglie contadine, dopo appunto il 17 Gennaio,disponevano diversi tipi di suino che potevano utilizzare in diversi modi frà cui proprio la cassola.

Comunque stà di fatto che questo è un piatto da mangiare con molta parsimonia, un piatto di cassola avrà tante calorie, molto calesterolo e sarà abbastanza pesante. Per quel che rigurada la digestione, c’è chi  azzarda l’ipotesi che un bicchierino di grappa prima di consumare questo tipo di pranzo ovvierà il problema.