La rivincita delle GALLINE
Dopo tante accuse, per le galline e le
loro uova è arrivato il tempo della riabilitazione:
le UOVA non fanno male.
Sono nutrienti e digeribili
Le uova sono state viste con sospetto per
anni, gli sono state attribuite molte responsabilità negative, la loro fama di
alimento nocivo al fegato •1), di prodotto indigesto, e non adatto ai sofferenti d'percolesterolemia •2), è del tutto ingiustificata, anzi, è stato
dimostrato che sono uno degli alimenti più nutrienti presenti in natura, anche
se non rappresenta un alimento completo (manca di carboidrati, di calcio e di
vitamina C.), occupa il primo posto nella scala degli alimenti ad alto valore
biologico, fornisce 7 gr. di proteine, molto alto è il contenuto di vitamine,
in particolare A e E, che svolgono un’azione antiossidante, B1 necessaria alla
trasmissione degli impulsi nervosi e D che consente al calcio di fissarsi alle
ossa. Contiene fosforo, zinco e ferro.
Se fresche e cotte in modo corretto, possono
essere consumate a tutte le età e anche da convalescenti.
Un uovo di dimensione grande fornisce
soltanto 71 calorie.
•1) L’uovo stimola la produzione di colecistochinina,
una sostanza che fa contrarre la vescichetta biliare. Se all’interno di questa
sono presenti calcoli, la contrazione provoca dolore, quindi non è il
responsabile del disturbo, come si può pensare,
piuttosto dà un segnale di allarme che avverte della presenza del
problema.
•2) In
un tuorlo si trovano percentuali abbastanza alte di colesterolo (250 c.a. mg )
che però, secondo gli esperti, non incidono
negativamente sulla salute se, non se ne abusa consumandone piu di 3-4
la settimana, tenendo conto anche di quello che sono contenute nei cibi
preparati tipo biscotti, maionese, pasta ecc.
¤ Allergie
della pelle, quali eczemi o pruriti che
si presentano dopo il consumo delle uova,
il più delle volte si instaurano perché sono state somministrate troppo precocemente
durante lo svezzamento, sarebbe buona norma non darle ai bambini prima del
compimento del decimo mese.
¤ La contaminazione più trasmessa dalle uova è
la salmonellosi, l'aumento dei
controlli igienico-sanitari hanno consentito di limitare al minimo il problema,
il consumo di uova crude o cotte conservate in modo corretto non costituisce un rischio per la salute, tuttavia
meglio seguire poche semplici regole: tenerle
nella loro confezione originale
ben separate dagli altri cibi, soprattutto da quelli destinati ad essere
consumati crudi. Ciò vale per la dispensa, per il frigorifero, il piano di
lavoro e gli utensili di cucina.
Tutti i
numeri dell’uovo:
Le uova confezionate dal 01
gennaio 2004 devono riportare un
codice alfanumerico (composto da lettere e numeri), assegnato ad ogni
allevamento dalla Azienda Sanità Locale, al fine di garantire la
rintracciabilità delle uova in Italia e in Europa. Da evitare
l’acquisto dalle uova sfuse, che danno
scarse garanzie igienico sanitarie.
Il codice è composto
da 11 caratteri, come per esempio:
2 IT
Un
numero che indica il metodo di allevamento
0 per allevamento
biologico, 1 per allevamento all’aperto, 2 per allevamento a terra, 3 per
allevamento in gabbie.
Il
codice dello Stato ("IT"
per Italia);
Il
codice ISTAT del
comune ove è ubicato l’allevamento (composto da 3 cifre, 005 nell'esempio)
La
sigla della provincia
(MI nell’esempio)
Un
numero progressivo di tre cifre
che consente di identificare l’allevamento (040 nell'esempio).
Le uova si
dividono in tre categorie di base:
Le uova di categoria A: sono quelle che
comunemente si trovano in commercio; devono presentare le seguenti
caratteristiche:
-non devono aver subito alcun trattamento di conservazione né essere state
refrigerate a temperature inferiori a
-devono essere pulite, intatte ed esenti da aromi estranei;
-la camera d'aria non deve superare i
Le uova di categoria B: si dividono in tre gruppi:
- di seconda scelta: sono quelle non conservate e non refrigerate che hanno una
camera d'aria inferiore ai
- refrigerate a temperature inferiori agli
- conservate in una miscela gassosa a composizione diversa da quella
atmosferica o conservate con altro trattamento.
Le uova della categoria C: sono quelle che non soddisfano i requisiti delle altre due categorie: sono perciò uova incrinate, rotte, o in parte covate. Possono essere cedute solamente alle imprese di sgusciatura o all'industria alimentare.
(La perdita, per scarto dovuto soprattutto a
rotture, è stimata per l’Europa di circa 100 milioni di Kg.
annui.)
Le uova vanno conservate in luogo fresco e
asciutto, non necessariamente in frigo, per un massimo di 15 giorni dalla data
riportata sulla confezione.
Peso categoria A (uova fresche) in cui rientrano
le Extra.
XL (grandissime)
L (grandi) 63-
M (medie) 53-63 g:
S (piccole) meno di
Il guscio è costituito principalmente da
carbonato di calcio, se è vellutato, significa che è un uovo fresco, invece un
aspetto levigato e lucido denuncia una lunga conservazione, il colore dipende dalla razza della
gallina, (così come il colore del tuorlo è
influenzato dal mangime). Pesa circa 8 gr: ed è dotato dai 7 ai 17mila pori,
per questo è meglio evitare di riporle vicino al cibo con un aroma troppo forte
(ad es. cipolle) per evitare che assorbano gli aromi stessi.
Si può riconoscere la
freschezza attraverso la camera d’aria,
più questa è grande, più l’uovo è vecchio,
immergendolo in un bicchiere d’acqua con 25 gr. di sale, l’uovo fresco
rimarrà sul fondo, quello non fresco (c.a.20 gg.) stazionerà a metà bicchiere,
quello non commestibile galleggerà in alto del bicchiere.
Se l’uovo è fresco l’albume deve presentarsi
nettamente diviso in due parti: una più consistente e gelatinosa vicino al
tuorlo; una esterna più fluida e liquida. Invecchiando, infatti, la parte
consistente tende a fluidificare e il tuorlo, prima posizionato al centro,
convesso e di colore brillate, si affloscia e può anche rompersi.
(Fonte: Altro Consumo-Aprile 2008)
Tipo di cottura e digeribilità
• 1 ora e 45 minuti se preparate
alla "coque"
• 2 ore e 15 minuti se ingerite crude
• 2 ore e 30 minuti se cotte al
burro
• 3 ore per le uova sode o in
frittata
Le uova non
dovrebbero bollire, poiché ferro e zolfo alla temperatura di ebollizione, formano il solfuro di ferro, sostanza
venefica. Si dovrebbero metterle nell'acqua fredda, mantenere il recipiente sul
fuoco fino a ebollizione, quindi spegnere e lasciarle a bagno sino a
raffreddamento se si vogliono sode, togliendole prima se le si preferisce alla
coque.
Per cuocere le uova, con guscio,
ci sono tempi esatti da rispettare:
§ 3
minuti: alla coque (albume e tuorlo fluidi)
§ 4-5
minuti: uovo "barzotto" (albume rassodato e tuorlo cremoso)
§ 8-10
minuti: uovo sodo
§ uovo
all'ostrica non ha cottura
§ 5
minuti al forno: uovo al piatto
-Fine-